Mettere al centro le persone significa porre come stella polare dell’agire sindacale i loro problemi

“Mettere al centro le persone significa porre come stella polare dell’agire sindacale i loro problemi, le loro esigenze, le loro necessità. In una società che ha bisogno di un nuovo umanesimo sono importanti le persone, anche nel sindacato che, come organizzazione, è espressione delle comunità in cui insiste”. Questo il focus dell’intervento del Segretario Generale della Uila Puglia, Pietro Buongiorno durante i lavori del VI Congresso Straordinario della UIL Puglia, svoltosi nei giorni scorsi a Bari.

Il Segretario ha tracciato una fotografia netta dello scenario nel quale si esplica l’agire sindacale.  “Oggi ci troviamo ad agire in uno scenario geopolitico inedito -ha dichiarato dal podio- le tante guerre che sconvolgono il mondo condizionano gli equilibri mondiali e si riflettono sulle politiche nazionali e internazionali. Gli accadimenti di questi anni dovrebbero far riflettere sul ruolo dell’Occidente e sulle sue dinamiche interne che vedono il suo agire troppo spesso tardivo ed alle volte inconcludente. Una riflessione che dovrebbe esplicitarsi sui caratteri dell’occidentalismo, arrivando forse a rivederlo in profondità, soprattutto per ciò che riguarda l’egemonismo politico, economico e culturale. La condanna dell’aggressore deve avvenire senza se e senza, ma l’affermazione della pace, insieme al rispetto degli accordi e delle risoluzioni ONU, diviene una condizione necessaria per evitare che ci sia una escalation senza fine”.

Ha, quindi, attenzionato alcuni temi di carattere nazionale: “Vogliamo parlare della legge sugli extra profitti bancari? Il Ministro Salvini ad agosto annunciava che il Consiglio dei Ministri aveva approvato un “prelievo sugli ‘extraprofitti’ delle banche”, definendolo una “misura di equità sociale. Così esordì qualche mese fa: “tasseremo i profitti eccessivi delle banche, dobbiamo recuperare tre miliardi”. Bene, ad horas? Tutto scomparso! Con un emendamento, di fatto, si consente alle banche di scegliere di non pagare la tassa purché si destini un importo pari a due volte e mezzo il suo valore per rafforzare il loro patrimonio. Morale della favola? Allo Stato italiano non arriva neanche un euro”.

Sulla Riforma Fornero: “Oggi la si sta peggiorando: Quota 103 diventa 104, un anno in più di età unito ad una forte penalizzazione economica. E’ un peggioramento che si declina in numerose fattispecie: viene peggiorata la pensione anticipata da gennaio 2025, viene peggiorata “opzione donna” in quanto serve un anno di età in più, all’ape social si può accedere a 63anni e 5mesi contro i 62 precedenti, per la finestra bisogna aspettare 3 mesi in più. Questi, tuttavia, non sono tecnicismi. Sono meccanismi che impattano sulla vita reale delle persone. Bisognerebbe ricordare ai tecnocrati esperti in equilibrismi matematici che dietro numeri e tabelle ci sono persone che hanno lavorato per tutta la vita e giovani che attendono di entrare nel mondo del lavoro. Certo abbiamo ottenuto una prima risposta alle nostre istanze con un taglio sul cuneo fiscale, però ricordiamoci che ci sono costati 2 scioperi generali con due diversi Governi in carica”.

Poi la riflessione ha inerito temi prettamente organizzativi: “Come Uila in questi mesi abbiamo voluto tenere alta l’attenzione per far arrivare un messaggio forte e chiaro: noi ci siamo e non indietreggiamo nemmeno di un passo.  Tutti abbiamo lavorato con tanto impegno, ma c’è chi merita un ringraziamento doppio, parlo di tutti i nostri Responsabili e collaboratori delle sedi Comunali, che con grande senso di appartenenza e una grande passione hanno consentito alla UILA di confermare il primato di rappresentanza. Un grazie va anche a tutte le RSU e alle RSA, agli operatori dell’ITAL e del CAF che hanno dimostrato quanto la coesione e l’impegno siano essenziali per affrontare i momenti difficili”.

Rivolgendosi alla platea Buongiorno ha ribadito “la necessità di svolgere l’impegno sindacale con determinazione e partecipazione, lavorando insieme, in piena sinergia e condivisione, per rappresentare le tante persone che tutti i giorni decidono di farsi rappresentare dalla UIL”.